MATERIE PRIME

La nostra pasta deriva da materie prime estremamente semplici. L’ impasto è composto da semola di grano duro, uova e acqua, senza né conservanti né additivi di alcun genere. La sua qualità è dunque conseguenza diretta delle qualità del grano e degli attenti processi di macinazione, e di pastificazione. La produzione con tempi artigianali, l’essiccazione naturale per la pasta secca, il confezionamento immediato per quella fresca, sono per le nostre specialità, la prerogativa fondamentale.

Nel nostro laboratorio la pasta è prodotta esclusivamente con grani accuratamente selezionati. Il prodotto finale non scuoce, ha sapore e colore caratteristico, è ruvido e si sposa bene con qualsiasi condimento.

Farina Senatore Cappelli

Il Senatore Cappelli è un grano duro che nasce grazie alla ricerca e alle sperimentazioni sul campo di Nazareno Strampelli.

Il maceratese, laureatosi in agraria all’università di Pisa e sostenuto dal Senatore Raffaele Cappelli, che nei primi anni del ‘900 gli permise di effettuare delle semine sperimentali nei suoi terreni vicno Foggia, concentrò le sue ricerche sugli incroci di semi provenienti da diverse parti del mondo.

Nel 1915 selezionò una varietà di grano duro autunnale con buone qualità di adattabiltà e adatta alla pastificazione, ottenuta dalla varietà locale tunisina Jenah Rhetifah. E’ il grano che negli anni ’20 e ’30 diventerà un successo tra gli agricoltori italiani con il nome del Senatore che permise la sua nascita. Nonostante fosse molto alto e suscettibile all’allettamento, era infatti molto più produttivo dei grani duri utlizzati in precedenza e portò le rese dalle 0,9 tonnellate per ettaro del 1920 a 1,2 della fine degli anni ’30.

 

La pianta ha un’altezza di circa 1,80 metri e contiene percentuali più elevate di lipidi, amminoacidi, vitamine e minerali, nonchè caratteristiche di elevata digeribiltà. E’ un frumento molto duro, per cui la pasta rimane sempre al dente. Non scuoce mai.

Nel 2016 il “Senatore Cappelli” è stato il grano duro antico più seminato in Italia con 1000 ettari certificati coltivati. Nel 2017 la produzione è raddoppiata raggiungendo i 2,5 milioni di kg. Una tendenza in salita che dimostra come il “Senatore Cappelli”, con le sue caratteristiche genetiche, si stia rivelando adatto alle nuove esigenze di coltivazione con elevati standard organolettici, che rispondono alla crescente domanda di una buona e sana alimentazione